Orientare per un Progetto di Vita
Dedichiamo le ultime riflessioni di quest’anno scolastico alla problematica dell’Orientamento per dare il nostro contributo dopo la pubblicazione da parte del Ministro Valditara delle Linee Guida del 23 dicembre 2022 sull’Orientamento.
È necessario e doveroso affrontare con il massimo impegno la tematica in quanto i benchmark definiti per il 2030 per la creazione dello “Spazio Europeo per l’Istruzione”, definito dalla Next Generation UE, ci stimola ad abbassare al 9% il fenomeno della dispersione esplicita e degli abbandoni. Mentre la media europea al 2020 si attesta al 10.2, noi siamo al palo con il 15% e quindi dobbiamo cogliere l’occasione del Piano Scuola 4.0 per raggiungere i livelli adeguati alla tradizione e alla cultura del nostro Paese appartenete al G7.
Orientamento Formativo diritto fondamentale di ogni persona
Sull’orientamento formativo già nel 2014 il Ministero dell’Istruzione era intervenuto con le prime “Linee Guida”, per realizzare le suggestioni dei documenti europei “Lisbona 2010” ed “Europa 2020”, che evidenziavano la valenza dell’Orientamento quale diritto fondamentale di ogni persona per la realizzazione di obiettivi strategici per una crescita Intelligente del Paese.
Tali obiettivi sono l’apprendimento permanente, la partecipazione attiva dei cittadini nella società, la mobilità, l’acquisizione di competenze spendibili e riconosciute al livello europeo, l’inclusione, la formazione di una mentalità creativa ed imprenditoriale.
Anche la legge 107/2015, ha ribadito come l’orientamento rappresenti un valore “permanente” nella vita di ogni cittadino e la Scuola, diventa il luogo in cui tale Orientamento assume la sua connotazione operativa e la sua dimensione formativa.
L'implementazione delle attività di Orientamento nelle scuole secondarie superiori di primo e secondo grado (Legge 128/ 2013) mira allo sviluppo di un “pensiero critico” negli studenti ai fini di operare scelte consapevoli, elaborare progetti formativi e professionali adeguati alle proprie capacità ed inclinazioni.
Notevole impegno è stato profuso anche dall’UE con i fondi del FSE e dei FESR per aiutare l’Italia, in sinergia con le raccomandazioni "Europa 2013", a garantire un'offerta formativa qualitativamente valida per il mercato del lavoro, per il proseguimento degli studi e offrire opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro. Ricordiamo i Progetti contro la dispersione scolastica e i Laboratori territoriali per l’occupabilità previsti nell’ambito del PNSD.
La necessità di affrontare i cambiamenti della società e l’opportunità di operare un miglioramento del sistema di istruzione italiano ( L'Italia risulta in fondo alle classifiche OCSE-PISA per quanto riguarda i livelli di istruzione e formazione degli studenti di 15 anni di età) sollecita di un Orientamento non più inteso come scelta incentrata sul passaggio da un ordine di scuola ad un altro, ma basato sull’acquisizione di competenze necessarie per sviluppare l'identità del singolo e l'autonomia personale e progettuale attraverso processi di metacognizione.
La scuola, quindi, diventa sede di progettazione miliare di attività professionalizzanti dalla forte valenza orientativa per lo sviluppo di competenze auto-imprenditoriali e di una didattica orientativa che, come sottolineato dalla circolare ministeriale 43 del 2009, si realizza attraverso la predisposizione di un curricolo formativo unitario, verticale e flessibile.
Bilancio di Competenze in Progress e autodeterminazione.
Attraverso l'orientamento, i Cittadini, in qualsiasi momento della loro vita, identificano le proprie abilità e procedendo al bilancio delle competenze prendono decisioni consapevoli, gestiscono i propri percorsi personali di vita, acquisiscono motivazione e creatività personale che sono caratteristiche imprescindibili di un Paese orientato al progresso e allo Sviluppo. Quindi l’orientamento, in una società complessa, deve avere sempre una dimensione formativa e non solo informativa per aiutare i cittadini nel loro processo di autodeterminazione.
Le modalità operative di questo orientamento personalizzato sono state sperimentate per la prima volta nel decreto lgs 61 del 2017 che riformula gli Istituti professionali che ha previsto nell’art. 4 la costruzione da parte di un docente – coach, designato dal Dirigente Scolastico, per ogni studente, un Progetto formativo individuale, redatto dal consiglio di classe entro il 31 gennaio del primo anno di frequenza e aggiornato durante l'intero percorso scolastico, prevedendo una quota, fino a 264 ore, per la personalizzazione degli apprendimenti, per lo sviluppo della dimensione professionalizzate delle attività e nel biennio specifiche attività finalizzate ad accompagnare e supportare le studentesse e gli studenti a costruire il curriculum opzionale previsto dal comma 28, della legge 107 del 2015.
Intelligenza Artificiale
Questa nuova prospettiva apre scenari plurimi per la scuola italiana che è stata invitata dal Ministero di riprogrammare per il prossimo triennio 2022-2025 una offerta formativa che faccia tesoro delle opportunità offerte dal Piano Scuola 4.0, e nuovi scenari e nuove prospettive si apriranno con l’interfaccia dell’Intelligenza artificiale che adoperiamo già nei nostri smartphone, nelle nostre auto e nelle nostre case e che approderà anche nelle nostre aule scolastiche nel prossimo anno scolastico. I DRIVERS dell’Intelligenza artificiale saranno gli studenti o i docenti? La sua qualità dipenderà da queste scelte. E noi di MAGIC e school dedicheremo il primo numero dell’a.s. 2023-2024 proprie alle tematiche relative all’uso didattico dell’Intelligenza Artificiale per elevare la qualità del sistema istruzione e attiveremo anche corsi di formazione in servizio per arricchire l’esperienza didattica con l’utilizzo ottimale dell’Intelligenza artificiale.
Si cogli l’occasione per augurare a tutti una serena vacanza e un augurio che “IL BELLO DEVE ANCORA VENIRE”
Luigi Martano