“PIOVONO POLPETTE!!!”

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L’edilizia scolastica costituisce una priorità assoluta, non solo per garantire la sicurezza degli edifici scolastici ma anche per assicurare una reale ed effettiva fruibilità degli ambienti didattici, essi stessi risorse educative che contribuiscono alla crescita dei giovani.

“Il tema della sicurezza nelle scuole è fondamentale ed è la misura della nostra civiltà.” Queste le parole dell’ex Ministro dell’Istruzione P. Bianchi e certamente anche espressione del pensiero collettivo. 

A sottolineare l’importanza della diffusione di una cultura della sicurezza scolastica, il 26 maggio scorso, è stato firmato dai Ministeri Istruzione e Lavoro, Ispettorato Nazionale del Lavoro e INAIL, il “Protocollo d’intesa per la promozione e la diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e orientamento” (PCTO). Qual è lo stato di fatto sull’edilizia scolastica delle scuole italiane?

Da un rapporto del 2020, elaborato dalla Fondazione Agnelli basato sull’Anagrafe dell’edilizia scolastica, l’età media dei circa 40.000 edifici scolastici italiani attivi e censiti è di 53 anni e uno su cinque era stato in origine concepito per altri usi. Edifici progettati in altre epoche e talvolta riadattati alla funzione scolastica si rivelano già oggi, e ancor più in prospettiva, inadatti a rispondere alle nuove esigenze di fare scuola. Quali sono gli strumenti di governance e finanziari per l’edilizia scolastica?

Gli strumenti di governance italiana in materia di edilizia scolastica sono rappresentati da: “La programmazione unica triennale nazionale degli interventi di edilizia scolastica, (con riferimento al triennio 2015-2017 - con DI 23 gennaio 2015 (MEF-MIUR-MIT), in attuazione all'art. 10 del D.L. 104/2013 (L. 128/2013); “L'Anagrafe dell'edilizia scolastica;”; “L’Osservatorio per l'edilizia scolastica” (da L.107/2015); “La Task Force Edilizia Scolastica” (nata nel 2014).

I principali fondi di finanziamento in favore della scuola sono costituiti dal “Fondo unico per l'edilizia scolastica” (€ 532,3 mln, istituito nello stato di previsione dell'allora MIUR dal D.L. 179/2012 (L. 221/2012: art. 11, co. 4-sexies); “Fondo Asili nido e scuole dell'infanzia" (€ 200mln annui dal 2024 al 2034, L. 160/2019: art. 1, co. 59-61); “Fondo infrastrutture” da Legge di bilancio 2017 (€ 321,1 mln fino al 2020 da L. 232/2016: art. 1, co. 140). 

Recenti interventi pubblici del 2019 che hanno riguardato la sicurezza delle scuole, sono stati quelli relativi all’adozione di un Piano straordinario per l'adeguamento alla normativa antincendio delle scuole (114 mln di euro) e il Piano nazionale per le verifiche sui solai e sui controsoffitti (€ 70 mln). 

In data 21 luglio 2020, in risposta alla crisi sanitaria che tutti i paesi europei stavano affrontando, il consiglio europeo delibera l’istituzione del Next generation Eu (NgEu). Per quasi il 90% il Next generation finanzia il piano nazionale italiano per la ripresa e la resilienza (PNRR) che si compone di sei missioni (investimenti e riforme) ossia traguardi da raggiungere attraverso i finanziamenti, che richiamano in parte quelle già presenti nel Next generation Eu.

La Missione 4 è interamente dedicata all’Istruzione e Ricerca, declinata in due componenti: C1 e C2. Ad esse sono destinati un totale di 33,81 miliardi di euro. La componente C1 contempla 14 Investimenti e 9 Riforme finalizzati al “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione” per un totale di circa 21 miliardi di euro. Si tratta certamente del più grande Piano mai realizzato sul tema dell’istruzione!!!

Tutto ciò ha reso necessaria una Governance ad hoc, ossia un quadro normativo nazionale finalizzato a semplificare e agevolare la realizzazione dei traguardi del PNRR. Il quadro normativo specifico è l’art.55 del D.L.77/2021 conv. in L.108/2021 che prevede l’utilizzo delle risorse su due piani di azioni e differenti livelli istituzionali: 

  • il primo identifica come soggetti attuatori gli Enti Locali (con interventi di nuova costruzione, soprattutto in zona ad alto rischio sismico, riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico);
  •  il secondo viene ricondotto alla gestione da parte delle Istituzioni Scolastiche (misure relative alla transizione digitale delle scuole, al contrasto alla dispersione scolastica e alla formazione del personale).

In merito al piano di azione finalizzato alla riqualificazione e messa in sicurezza (M4C1 investimento 3.3) l’obiettivo è rendere gli edifici pubblici adibiti a scuole del primo e secondo ciclo di istruzione innovativi, sostenibili, sicuri e inclusivi, con interventi di messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico e sostituzione edilizia. I fondi pari a € 710 milioni di cui il 40% per il Mezzogiorno: sono stati ripartiti con apposito Piano di riparto (DM 343 del 02/12/2021). 

Nell’ambito del PNRR, è stato compito delle Regioni, entro il 22/02/2022 individuare gli Enti da ammettere a finanziamento sulla base delle programmazioni regionali e nell’ambito della programmazione triennale nazionale. Il monitoraggio sullo stato degli interventi è stato strutturato nella comunicazione diretta tra il Ministero istruzione ed il Prefetto competente per territorio ed è stata esplicitamente prevista l’attivazione dei servizi sostitutivi in caso di inerzia degli EE. LL. 

Il timing di marcia è stato così delineato: entro il 2021 si è proceduto all’ individuazione degli EE.LL beneficiari. nell’ambito della programmazione triennale nazionale; tra il 2022 e il 2023 si dovrà sviluppare il concorso di progettazione e la procedura di aggiudicazione; nel biennio 2024/2025 si procederà, invece, all’esecuzione dei lavori e al relativo successivo monitoraggio.

Ma quale è “lo stato di avanzamento lavori”, alla luce di quanto comunicato dal M.I? Secondo i dati comunicati sono stati autorizzati soltanto 2158 interventi di edilizia scolastica, su un totale di circa 40mila istituti (pari solo al 5%). A ciò si aggiunge anche il fatto che sono stati gli stessi comuni che "per inadeguatezza degli Uffici" tecnici non hanno beneficiato dei fondi messi a disposizione. Perché agli Enti Locali manca personale ma anche capacità programmatoria. 

Allo scopo è stato creato un servizio di orientamento per i comuni, online, di ANCI e UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) per mettere al servizio comune le competenze di tutti gli uffici tecnici di comuni, comunità e città metropolitane italiane. 

Se ci soffermiamo e facciamo giusto due conti spicci, 710 milioni di euro, destinati alla messa in sicurezza delle scuole d’Italia (di cui il 40% al Mezzogiorno) non sono poi tutto cifre così esorbitanti, soprattutto a raffronto con i fondi per l’edilizia scolastica di cui già beneficiano gli Enti Locali, e considerato anche il fatto che dei fondi PNRR non ne possano beneficiare le realtà territoriali che già sono destinatarie di risorse europee. 

Saranno poi davvero polpette o solo briciole? Ma soprattutto, per quanto possano rappresentare “briciole”, soprattutto se rapportati alla reale necessità di riqualificazione delle strutture scolastiche, in una semplice metafora, disponiamo dei denti per utilizzarle? Non è la prima volta che l’amministrazione pubblica italiana, in maggior misura il Mezzogiorno, non sappia sfruttare le risorse economiche d’oltralpe e su questo fronte si dovrà presto porre rimedio se non si vorranno vanificare importanti opportunità di crescita economica e sociale. Certamente, potenziare e qualificare gli Uffici Tecnici degli EE.LL. dovrà essere uno degli obiettivi del nuovo Governo perché non si parli di merito solo nella Pubblica Istruzione ma in tutta la Pubblica Amministrazione.

Dragotta Tiziana Docente di matematica e scienze nella scuola sec. 1°grado (dal 2005); consulente impatto ambientale per Enti Pubblici e studi tecnici (1994-2017). Formatore per gli Enti locali. Docente in Enti di formazione professionale per la   comunicazione nelle Pubbliche amministrazioni, rivolto ai responsabili URP. Consulente ambientale per Enti pubblici e studi tecnici (1994-2017).  

 

 

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