Il nuovo Contratto dei docenti: tra aspettative, criticità e ipocrisie.

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L’alta qualifica richiesta nei numerosi concorsi per accedere alla docenza va di pari passo con una arretratezza o inutile complicazione burocratica presente nel CCNL, il cui aggiornamento – dopo una attesa quasi decennale –  è di imminente pubblicazione. Cosa si prospetta per i circa 730.000 docenti italiani nel nuovo testo? 

I provvedimenti si preannunciano numerosi e vanno da una maggiore flessibilità della mobilità degli insegnanti, alla futura regolamentazione del codice etico e disciplinare e all’aumento di stipendio. 

In particolare, i nodi scottanti sono la questione della  mobilità e quella dell’aumento/adeguamento europeo degli stipendi. Molto interessante è, inoltre, il decalogo presentato al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi da Alessio Parente, Segretario generale del Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, tenendo presente quanto previsto dal “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e l’innovazione”. 

Se condivisibile è la richiesta di trasparenza sull’acquisto di taluni dispositivi da parte del Ministero per favorire la riapertura delle scuole e la loro reale efficacia come investimento (punto 5), estremamente interessanti, poi, sono le richieste di  ricognizione del lavoro derivante dalle funzioni strumentali e rideterminazione univoca dei compensi ovvero di un sistema di esonero dalle ore di attività didattica, la  determinazione di criteri per l’individuazione di figure docenti da destinare alla ricerca educativa e la istituzione di due figure permanenti di supporto al settore scolastico, come quella del difensore scolastico e dello psicologo scolastico (punti 3, 4 e 8, soprattutto per la presenza stabile di uno psicologo).

Necessario, infine, accanto al monitoraggio dell’educazione civica nelle scuole, l’utilizzo della classe di concorso A-46 per potenziare le conoscenze e le competenze nelle scuole di ogni ordine e grado e il reinserimento delle discipline giuridiche ed economiche in ogni istituto scolastico di secondo grado potenziando e ripristinando l’offerta formativa delle scuole depauperata dalla riforma Gelmini.

I punti scottanti, come detto all’inizio, si preannunciano due che, comunque, si associano e si completano: il rinnovo del CCNI 2022 – 2025 sulla mobilità del personale della scuola (CCNI) con rimodulazione delle aliquote previste per i trasferimenti interprovinciali; la ridefinizione delle precedenze (es. l. 104/92) e le facilitazione al rientro nelle proprie sedi per i docenti assunti con la legge 107/2015; il superamento dei vincoli che escludono la mobilità intercompartimentale tra scuola e pubblica amministrazione in modo da consentire un efficiente utilizzo delle classi di concorso in esubero (es. A-46 discipline giuridiche ed economiche). 

Tra tutte, forse il “punctum dolens” è dato dal rientro docenti assunti con la l. 107/2015, quasi fosse un privilegio richiedere di lavorare a una ragionevole distanza dalla propria abitazione o famiglia. Ma qui, però, la questione necessariamente si riaggancia con la questione che sarà il vero banco di prova del Governo e della sua voglia di ridare centralità al comparto scuola vituperato e immiserito dalle ultime riforme.

Tante sono le professioni per le quali il lavoro avviene, o può avvenire in maniera continua o saltuaria, a notevole distanza da casa, ma spesso queste professioni hanno un più che adeguato supporto economico che non solo permette spostamenti rapidi per ritornare a casa o per vedere la famiglia,  ma  semplicemente giustifica la scelta lavorativa fatta, motivando e gratificando le persone e non aumentando frustrazioni e depressioni: insomma, quando si dice che “il gioco vale la candela”!

Ma questo vale anche per docenti?

Per il comparto è lampante che “il gioco non vale la candela”, visto che non solo gli stipendi sono totalmente inadeguati, ma anche senza possibilità di scatti di carriera, ma prevedono solo – quando poi vengono effettivamente dati – scatti di anzianità che sfiorano il ridicolo e si ha la sensazione che l’eventuale risibile aumento della quota per la mobilità (sempre se  poi non verrà erosa dalle precedenze) sia l’ennesimo specchietto per le allodole rispetto a un serio incremento stipendiale, che attutisca lo scatto eventuale dell’aliquota contributiva; un poco come avviene per il bonus del Governo Renzi, che era meglio non vincolare così tanto nel modo di spesa. 

Impietoso il confronto con altri Paesi: se impossibile il confronto con gli USA – in quanto il “welfare state” italiano è pagato in termini di trattenute sullo stipendio degli insegnanti, mentre negli Stati Uniti viene pagato dagli insegnanti in seconda battuta nel mercato privato, come spiega il sociologo Gianluca Argentin – rispetto ai Paesi europei, ma non solo, emerge una effettiva differenza a svantaggio dell’Italia, come mostrato dalle esemplificative due tabelle di sotto.

Figura 1 – Stipendio insegnanti secondaria di secondo grado, $PPP 2014 (Ocse).

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Fig. 2 – Retribuzione tabellare dei docenti (fonte: https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=32612).

Se rapportiamo lo stipendio italiano al numero di ore di lezione in classe, vediamo che la retribuzione iniziale è in linea con molti altri Paesi europei, simili a noi in termini di contribuzione e di welfare.  La differenza è che nel caso italiano c’è un’assenza di vera e propria progressione di stipendio, dato che in Italia la progressione di stipendio è legata solo all’anzianità di servizio (con un netto svantaggio negli anni per arrivare al massimo dello stipendio) ma non c’è altra forma di carriera e di crescita di retribuzione nel tempo. Questo fa una grossa differenza perché – ce lo dice l’Ocse nell’ultimo studio Pisa – per i laureati che vanno a fare gli insegnanti non esiste una progressione di carriera tale che li porti ad avere retribuzioni comparabili con altri laureati nel mondo del lavoro, con un sostanziale appiattimento nelle retribuzioni.

A fronte di un finanziamento assai ingente giunto e di milioni di euro spesi per banchi a rotelle e altri dispositivi spesso  effimeri, cosa mette sul piatto economico il nuovo CCNL?

La previsione è di 1,7-1,8 mld di euro, il che equivarrebbe a un aumento di circa 87 euro di incremento medio lordo mensile, cui si devono aggiungere i circa 11,50 di elemento perequativo: un aumento risibile che è non solo nettamente al di sotto della media europea, ma anche al di sotto della cifra media mensile prevista per tutta la PA. 

Se vogliamo ridare centralità e dignità alla scuola, come più volte detto dal Ministro Patrizio Bianchi, che si propone come “portatore della dignità di tutta la scuola”, forse è il caso per il Governo di impegnarsi di più per non essere rimandato a settembre. 

Francesco Li Pira, di Nocera Inferiore, laureato cum laude in Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II (2005)  ha conseguito, nel gennaio 2009, il dottorato di ricerca (PhD) in Storia medievale presso il medesimo Ateneo; borsista (2006/2007) presso l’Istituto Italiano di Studi Storici, si è diplomato presso l’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo di Roma alla I Scuola storica nazionale per l’edizione delle fonti documentarie (2009-2010), della quale è stato borsista annuale; borsista presso le Archives Nationales di Parigi e il CNRS allo stage di diplomatica medievale (GDR3177 <Diplomatique>), è stato borsista triennale (2011-2014) del Centro Universitario Cattolico della CEI. È membro dell’Associazione Italiana di Studi Bizantini, della Associazione Italiana Paleografi e Diplomatisti, della Società Napoletana di Storia Patria, del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, della Società Salernitana di Storia Patria. Docente abilitato in Sostegno e in Materie Letterarie - per le Scuole Secondarie di I Grado, i Licei e gli Istituti Superiori - dal 2016 è docente di ruolo presso l’I.C. Via Frignani di Roma.È Cultore della materia (Storia Medievale) presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. È autore di numerosi articoli su importanti riviste specialistiche, nazionali e internazionali

 

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