Inclusione e Benessere nelle classi attraverso la formazione in servizio.

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" Non c’è nulla che sia ingiusto quanto 

far le parti eguali fra disuguali” 

(Don Milani - Lettera a una professoressa)

 L'Inclusione scolastica è un processo che ha come fine il diritto allo studio di tutti gli alunni portatori di Bisogni Educativi Speciali in sigla BES, con disabilità, disturbi specifici di apprendimento in sigla DSA, difficoltà di sviluppo e di socializzazione, situazioni di disagio.

“Lettera a una professoressa” ha aperto le porte ad un cambiamento nel sistema scolastico, Don Milani evidenziava la disuguaglianza tra studenti; il suo motto “I care”, ovvero “mi importa”, “mi interessa”, è oggi attuale più che mai. 

Dietro alle difficoltà che un alunno può incontrare durante il suo percorso di vita, si nascondono bisogni speciali che la scuola del terzo millennio è necessario riconosca per aiutare ad affrontare.

Per poter far ciò fondamentale è che gli insegnanti “sappiano insegnare” che posseggano “buone prassi didattiche”, mezzi che “possano rendersi adatti alle capacità di ciascuno” come diceva Maria Montessori, che siano adeguatamente formati per “conoscere e saper capire” le varie tipologie di “bisogni” producendo benessere all’interno delle classi. 

In questo scenario alcune “pennellate di colore” sono date da empatia, ascolto attivo, autenticità, considerazione positiva incondizionata (Carl Rogers), “linguaggio giraffa” come lo definisce Marshall Rosenberg associando il mammifero ad un modello di empatia e lungimiranza in quanto la giraffa ha il cuore più grande tra i mammiferi e un lungo collo.

Oggi per fare scuola è necessario conoscere molti strumenti didattici, molti metodi, molti modi di lavorare e di organizzare la classe assieme ai processi che li rendono adatti alle capacità di ciascuno attivando “facilitatori” e rimuovendo elementi che rappresentano “barriere” all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni.

Si include solo riconoscendo la specificità, la differenza di identità di ogni discente; l’apertura alla diversità permette di trasformare, di attivare un processo di cambiamento su tutti i soggetti della comunità classe.

Il D.I. 29 dicembre 2020 n. 182 aveva istituito il nuovo Piano Educativo Individualizzato (PEI) uniformato a livello nazionale rivolto agli alunni con disabilità che rappresentava un grande cambiamento nell’inclusione, sottolineando la corresponsabilità educativa dello studente di tutte le persone all'interno della comunità scolastica.

Alla base del “nuovo modello di PEI” era la Convenzione ONU secondo la quale la persona viene considerata non solo rispetto al deficit o al tipo di disabilità ma anche per la sua interazione con il contesto e i sostegni. 

La sentenza del Tar Lazio 14 settembre 2021 n. 9795, ha annullato il D.I. 29 dicembre 2020 n. 182, le relative Linee guida e gli Allegati C e C1, ha rinviato, si spera al prossimo anno scolastico, il modello del “PEI nazionale”.

A seguito di questo annullamento tutta la “Formazione” rivolta al personale docente “ai fini dell’inclusione degli alunni con disabilità” ai sensi del comma 961, art. 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 – DM 188 del 21.6.2021 che si basava sul nuovo PEI è stata destabilizzata. 

Il ministero aveva infatti disposto una formazione “obbligatoria” consigliata a tutti i docenti non specializzati su sostegno, impegnati nelle classi con alunni con disabilità, con obiettivo  della conoscenza della normativa vigente e delle principali tipologie di disabilità, del saper leggere e comprendere i documenti diagnostici, dell’analisi di nuovi modelli di PEI, dell’acquisizione di elementi di ICF per l’osservazione dell’alunno/a nel contesto, della progettazione e sperimentazione di almeno un intervento educativo-didattico inclusivo rispondente ai bisogni educativi di alunni/e con disabilità, dell’individuare criteri e strumenti per verificare il processo di inclusione.

Il nobile fine della formazione sarebbe creare benessere all’interno delle classi, includendo totalmente ogni discente, sostenendo il principio di contitolarità nella presa in carico dell'alunno con disabilità. La scadenza per le iniziative formative inizialmente fissata al 30 novembre 2021 è stata spostata dal Ministero al 30 marzo 2022. 

Il corrente anno scolastico 2021-2022, di transizione, porterà il Ministero dell’Istruzione ad un nuovo e definitivo modello nazionale di PEI, la speranza è che nei prossimi mesi si possa finalmente rilanciare a livello nazionale il processo di inclusione che è stato per troppo tempo rallentato.

 Includere attraverso attenzione e rispetto di tutte le differenze, superamento delle barriere che impediscono la partecipazione all’attività educativa e all’apprendimento è un processo complesso, di difficile realizzazione ma rappresenta un traguardo imprescindibile e l’orizzonte verso cui tende una scuola di qualità.

Ferramosca Mavi è docente dal 2001, facilitatore culturale e sostenitrice del ruolo dell’insegnante nella formazione per un futuro migliore. Laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Lecce e DEC -Dirigenza e Coordinamento dei Servizi Scolastici, Formativi e Sanitari- presso l’Università degli Studi di Tor Vergata Roma. Specializzata nel Sostegno Didattico presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Conseguito Corsi di Perfezionamento e Master Post Laurea. Funzione Strumentale “Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane”, referente per la valutazione nei progetti P.O.N.

Autore “Clima e benessere nelle organizzazioni. Per una scuola di qualità” Pluriversum Edizioni.

 

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