Recente storia del coding in Italia

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Era il 13 gennaio 2016 quando il Prof. Alessandro Bogliolo, docente di informatica applicata dell’Università di Urbino, lanciò sul web il video di presentazione del corso Coding in your classroom now!.

A seguirlo c’erano un centinaio di insegnanti interessati ad introdurre il coding e a sviluppare il pensiero computazionale nelle proprie classi. Quella Comunità di apprendimento, da allora, è cresciuta in maniera esponenziale, tanto da contare oggi oltre 34.000 membri nel gruppo online di supporto al corso omonimo (https://www.facebook.com/groups/CodeMOOC/). Da allora sono successe tante cose, ma l’obiettivo di base è rimasto lo stesso: utilizzare attività intuitive e divertenti per giocare con la programmazione, realizzando idee e trovando soluzioni ai problemi quotidiani.

Ma cominciamo dall’inizio…

CodyRoby è nato il 23 novembre 2014 alle 2:24, quando il Prof. Alessandro Bogliolo con un post sul blog di codeweek.it annunciò: “Vi presento Cody e Roby“, suggerendo di partecipare alla Settimana Europea della Robotica organizzando semplici attività basate sulla prima versione di un metodo di programmazione unplugged (senza computer).Si tratta di un game play per sviluppare giochi ed essendo un linguaggio può essere utilizzato per costruire altre attività. Concepito per creare attività didattiche e ludiche di ogni tipo, CodyRoby è entrato nelle classi anche grazie al fatto che questo strumento così duttile è stato messo in mano ad insegnanti di ogni ordine e grado e di ogni disciplina. L’evoluzione è stata rapida: dal kit scaricabile da internet, per esigenze di utilizzo, si è arrivati recentemente fino al tappeto e alle carte giganti. Dal 2015 sono state realizzate diverse edizioni speciali per European CodeWeek, Africa CodeWeek e EU Robotics Week, con decorazioni a tema.Nel frattempo il Prof. Bogliolo ha iniziato a portare il coding non solo a scuola, ma anche nei cinema, nei teatri, nelle università e nelle piazze, durante gli eventi live, per incontrare e coinvolgere tanti docenti e studenti. Sono seguiti tanti altri MOOC (corsi online aperti su larga scala) sull’importanza degli algoritmi nella vita quotidiana e sulla componente umana del digitale e della programmazione. 

La convinzione che il coding è per tutti, non solo per i programmatori, è stato il leit motiv di tante campagne di alfabetizzazione che, negli ultimi anni, hanno coinvolto in maniera massiva le scuole italiane.Nel 2016 la prima Summer School di coding, organizzata ad Urbino, ha rafforzato il senso di appartanenza alla Comunità attiva degli insegnanti che vi hanno partecipato. Il paradigma di gioco di CodyRoby è stato portato sul territorio ed è diventato un espediente per creare la Caccia al tesoro di coding, guidata da un BOT Telegram, sviluppato dall’Università di Urbino. La Coding Tresure Hunt è poi diventata l’attività principale del CodyTrip, un viaggio d’istruzione a Urbino per visitare la città rinascimentale patrimonio UNESCO e per vivere un’esperienza di coding immersivo nel cinema-teatro Ducale, dove è nato CodeMOOC live. La formula, ormai collaudata negli anni, nel 2018 è stata documentata anche da RAI Scuola, che in una puntata speciale, ha raccontato un nuovo modo di fare scuola, attraverso esperimenti di coding e sfide all’ultimo codice QR per trovare il tesoro nascosto. Oltre a risolvere quiz di programmazione, a visitare il Palazzo Ducale e a scoprire gli angoli più suggestivi della città di Urbino, gli studenti cercano anche di decifrare enigmi posti da personaggi famosi urbinati come Giovanni Santi e suo figlio Raffaello Sanzio, dimostrando quanto la trasversalità e l’interdisciplinarità facciano parte della pratica del coding.

Nel 2017 CodyRoby è stato protagonista della trasmissione Coding su RAI Scuola. Le sue pedine e la scacchiera sono diventate l’ambientazione di giochi di strategia. La turista e Appuntamento al buio sono stati mostrati come esempi di attività svolte nelle classi per sviluppare il pensiero computazionale in maniera ludica.Inoltre, a giugno dello stesso anno, durante un incontro a scuola, CodyRoby ha ispirato anche la creazione di un’app da pavimento chiamata CodyWords, per giocare a formare le parole programmando.Nella seconda Summer School di Coding, nel 2017, è stato inventato CodyMaze, un gioco che si svolge una scacchiera virtuale (5x5) composta da 25 codici QR, scansionando i quali chiunque sia lì con uno smartphone diventa il robot e riceve le istruzioni da un BOT Telegram, che genera per lui un percorso nel labirinto invisibile. Seguendo le istruzioni di difficoltà crescente, tra loop, costrutti condizionali e nidificati, trovando l’uscita si ottiene un certificato di superamento di quella che si chiama Hour of Code (Ora del codice). Con CodyMaze, il labirinto invisibile ha avviato il cosidetto coding da piazza, facendo giocare adulti e bambini in tante piazze d’Italia, da Napoli a Trieste, anticipando il concept di ciò che sarebbe diventato il campo di gioco del CodyMaze a Mirabilandia, il cui prototipo di installazione è stato presentato e sperimento a Settembre 2019 e che sarà attivo e giocabile nel Parco divertimenti da Marzo 2020.

Sempre durante la scuola estiva di coding per insegnanti, è stata sviluppata la struttura del gioco didattico Competence Cody Game, anch’esso basato sul paradigma di CodyRoby e che mette alla prova gli studenti con domande su varie discipline e, naturalmente, sui costrutti della programmazione.Nel settembre dello stesso anno è stato presentato in anteprima Il Diario del Coding, di cui CodyRoby è protagonista, con l’app CodyDiario3D, per giocare con il coding e la realtà aumentata.Nel 2018 RAI Scuola ha prodotto CodyGames, un programma girato in una scuola di Roma dove, in ogni puntata, venivano ideate e realizzate nuove attività didattiche da pavimento basate sull’instruction set di CodyRoby. Tra i giochi proposti ci sono Il duello, una variante di CodyWord e di Competence Cody Game, CodyMath, Il serpente e La Conquista.Nel corso della Summer School dello stesso anno sono state sperimentate altre due importanti varianti di CodyRoby: CodyFeet, adatto ai bambini della scuola dell’infanzia, per approcciare il coding unplugged quando l’astrazione è ancora prematura, e CodyColor, da cui è nata anche una versione online.Intanto CodyRoby è sbarcato in Europa, diventando oggetto di migliaia di eventi durante CodeWeek 2019 e dei toolkit (materiali e risorse) presentati sul sito ufficiale della Settimana Europea del Codice.

Il suo ideatore, il Prof. Alessandro Bogliolo, è intanto diventato Coordinatore degli Ambasciatori Europei della CodeWeek, portando gli strumenti del coding italiano e della Comunità di pratica che a lui fa capo, in un palcoscenico più ampio.Si sono svolte cacce al tesoro in tutta Europa, gestite dal BOT Telegram dell’Università di Urbino. La battaglia reale di CodyColor è stata giocata da insegnanti provenienti da vari Paesi durante la Summer School di Coding Europea, che si è tenuta a Bruxelles a luglio 2019, e successivamente in contemporanea da studenti di varie scuole europee. I webinar interattivi italiani del Prof. Bogliolo per giocare con il coding sono diventati un esempio e ne sono stati condotti altri in inglese, seguiti nelle classi di diversi Paesi. Il primato italiano di partecipazione ha costantemente caratterizzato tutte le campagne di alfabetizzazione al coding e ha dimostrato, con i numeri, la volontà di un cambiamento d’approccio e metodologia pedagogica nella Scuola.L’attenzione è stata focalizzata da una parte sull’implementazione degli strumenti che servono a divulgare il coding fin dall’infanzia, dall’altra lo sviluppo di server, piattaforme ed app per estendere la programmazione su vari canali di azione.

Durante l’ultima Summer School 2019 è stato inaugurato il primo CodyRobyDojo a Urbino nella sede di Digit, uno spin-off universitario che sviluppa piattaforme digitali sostenibili per l’innovazione sociale e partecipativa, che supporta anche la diffusione del coding.A tal proposito, è stata creata a Urbino in Corso Garibaldi 66 la vetrina di DIGIT e CODEMOOC NET, legata a CodyRoby, che dialoga con i passanti. Ogni mese la sfida cambia. Quella di dicembre invita a giocare a CodyColorWall, un gioco interattivo da parete messo poi a disposizione degli  insegnanti e quindi delle scuole. Recentemente, il tappeto gigante di CodyRoby è stato arricchito di tasselli, chiamati CodyQR che, collegati ad un server, permettono di aggiornarne il comportamento e cambiare attività. Dopo averlo testato con HiddenCodyColor, le nuove caselle mostrano musica e colori e sfidano gli utenti a cercare un percorso ad anelli per scoprire la melodia.

Le potenzialità interdisciplinari degli strumenti legati al coding unplugged sono stati ampiamente testati e rielaborati, secondo le esigenze didattiche, dalla Comunità di pratica e tanti insegnanti hanno tratto ispirazione e inventato, insieme agli alunni, altre soluzioni di gioco ed attività.Durante questi anni di (ri)scoperta del coding nelle scuole, un enorme vigore è stato dato anche da Code.org (anche nella versione italiana di Programmailfuturo), che offre lezioni ed attività gratuite sulla piattaforma online, anche con tematiche e riflessioni legate ad un futuro sostenibile. In Italia anche il MIUR ha fatto la sua parte investendo nel coding e rendendolo obblicatorio dal 2022 nelle scuole dell’infanzia e primaria, in coerenza con le indicazioni nazionali per il curricolo. La Commissione Europea, inoltre, riconosce e premia la partecipazione delle scuole impegnate nella EU CodeWeek con il certificato di eccellenza in Coding Literacy. I Ministeri dei Paesi Europei hanno impiegato tante risorse a supporto degli insegnanti e della loro formazione professionale, attraverso percorsi di sviluppo e integrazione del coding nelle materie scolastiche.

CodyRoby ha festeggiato da poco il suo quinto compleanno, ma è cresciuto tanto, insieme al suo papà e alla Comunità di insegnanti che non ha mai smesso di sperimentare e divulgare un nuovo approccio che incoraggia l’interattività e l’apprendimento cooperativo, il pensiero critico e la creatività.La strada è ancora lunga e il cambiamento non è mai facile, ma i successi finora ottenuti dimostrano che si possono trasmettere concetti apparentemente difficili attraverso la realizzazione di esempi pratici che rendono l’apprendimento più stimolante, coinvolgendo tutte le fasce d’età.E’ un processo logico creativo che riguarda l’agire metacognitivo e l’affrontare le situazioni in modo analitico, scomponendone i vari aspetti e pianificando le soluzioni più idonee. Tali strategie sono indispensabili nella programmazione dei computer e dei robot, che hanno bisogno di istruzioni precise e strutturate per svolgere i compiti richiesti. Si tratta di competenze importanti per affrontare le sfide di una Società complessa e per costruire futuri cittadini attivi e consapevoli.

Mi chiamo Stefania Altieri. Sono insegnante e formatrice, ambasciatrice Scientix e moderatrice eTwinning di un gruppo tematico europeo sul coding. Sono appassionata di TIC e di didattica digitale. Credo fermamente nel ruolo dell’insegnante nella formazione delle nuove generazioni per un futuro migliore e responsabile.Stefania Altieri is an italian teacher, Scientix Ambassador and moderator of Coding@schools eTwinning group. She loves ICT and digital education. She believes in the teacher role in training new generations for a better and responsible future.

 

 

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