FACCIAMO SQUADRA! Strumenti e risorse del DIRIGENTE SCOLASTICO 

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Organizzare e gestire la scuola dell’autonomia comporta la partecipazione forte di tutti gli attori del sistema scuola. Il middle management, permette al Capo d’istituto il coinvolgimento di tutte le  componenti istituzionali e non, alla vita gestionale della scuola. Prescindere da esso è impossibile. 

 Il Dirigente scolastico ha diverse risorse su cui contare per organizzare e gestire la scuola  dell’autonomia: alcune sono sempre disponibili e da esse attinge costantemente. Si tratta delle  conoscenze giuridiche, psico-pedagogiche, delle esperienze e delle competenze che appartengono al  patrimonio personale del Capo d’istituto e aggiorna costantemente.  

Altre non sono immediatamente disponibili, ma lo possono diventare attraverso un’attenta opera di  coinvolgimento e di pianificazione progettuale del Dirigente in seno alla scuola. Si tratta delle risorse umane interne ed esterne. Quelle esterne (per es. gli esperti) provengono dal territorio e sono  importanti perché, a seconda dell’obiettivo che ci si propone, permettono di migliorare costantemente  l’offerta formativa e garantire un servizio di qualità (art. 97 della Costituzione). Non è un caso se  sempre più spesso vediamo i dirigenti scolastici e i docenti impegnati nell’organizzazione intenti a  costituire e aderire a reti di scuole, stringere intese con associazioni ed enti territoriali, siglare  convenzioni e accordi con università, centri di formazione, imprese e professionisti. L’obiettivo è  quello di progettare un‘offerta formativa che, nata a scuola dalla collaborazione degli organi collegiali 

e dei gruppi di lavoro (dipartimenti, CTS, funzioni strumentali e team di progetto), non sia avulsa  dalla realtà ma risponda prontamente e con lungimiranza alle esigenze di una società in continuo  cambiamento.  

È il gioco di squadra che permette al Dirigente scolastico l’uso strategico delle risorse strumentali e  delle dotazioni finanziare della scuola. Coadiuvato dal DSGA, per la parte tecnica-amministrativa,  dallo staff e dalle figure di sistema – dal middle management appunto - per la parte ideativa progettuale, il Capo d’istituto, attraverso la valorizzazione delle prestazioni, la condivisione della  progettualità e la disponibilità all’ascolto, attiva e motiva il personale (alludiamo all’intelligenza  emotiva di Daniel Goleman), dando vita ad una scuola inclusiva, sicura e sostenibile, capace di  resistere nei momenti difficili e di rilanciare, coniugando tradizione e innovazione. 

Tutti coloro che, in un modo o in un altro, entrano in contatto con l’istituzione scolastica devono  esserne rapiti e conquistati. Devono sentire che la comunità scolastica, in quanto parte integrante del  territorio (locale, nazionale e internazionale), è pronta a garantire il successo formativo degli allievi,  attraverso la costruzione di un PTOF, che nasce dalla collaborazione, costantemente perseguita dal  Dirigente sia all’interno con il personale, con le famiglie e gli alunni,sia all’esterno con le altre scuole,  gli enti e le associazioni e il variegato mondo del lavoro e delle professioni. 

La scuola è, per dirla con le parole di Karl Wieck, un sistema a legami deboli che trova nella  disponibilità al confronto e alla collaborazione la sua forza. Se puntiamo a costruire un ambiente  accogliente in cui tutti possano sentirsi apprezzati e valorizzati, dobbiamo evitare il conflitto e prevenirlo, favorendo la partecipazione e il dialogo di tutte le componenti scolastiche. Dalle famiglie 

agli alunni, dal personale ATA (collaboratori, amministrativi e tecnici) ai docenti, dalle associazioni  e agli enti locali, dalle università e centri di formazione alle aziende, tutti gli stakeholder devono  sentirsi coinvolti nella costruzione di un’offerta formativa territoriale di qualità, secondo il principio  di sussidiarietà, perché è la capacità di mettersi in gioco che fa la differenza. 

 Brigida Cristallo, nata a Trani (BT) il 1 novembre del 1968, è diplomata in Pianoforte al Conservatorio di Musica “O. Respighi” di Latina; laureata in Filosofia, con 110 e lode, all’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti; specializzata in Musicoterapia polivalente, con 110 e lode, alla Facoltà di Musicoterapia Polivalente SIM dell’Accademia Musicale Pescarese, L.U.ME.N.A. LIBERA UNIVERSITÀ MEDICINE NATURALI E ARTITERAPIE; consulente di psicoazione; specializzata in PR e Ufficio stampa per le case discografiche, alla ECHOMUSIC di Milano, vincitrice dello stage finale, iscritta all'Ordine dei Giornalisti-pubblicisti dal 2006 al 2010, docente di Lingua e Letteratura Italiana e funzione strumentale per la formazione e l’aggiornamento dei docenti presso l’I.I.S. “Da Vinci-De Giorgio”, di Lanciano (CH); referente alla salute e prevenzione dipendenze (INDIRE). Musicoterapeuta al Centro Sanitario Ambulatoriale di Casoli (Chieti).Come membro dell’Associazione Il Caffè Letterario… e non solo di Lanciano, collabora all'organizzazione dell'anno sociale e presenta gli eventi in qualità di moderatrice. Esperta nel trattamento della balbuzie, dedica il massimo impegno professionale all’attività dell’insegnamento. In qualità di linguista, fonetista ed ex balbuziente, collabora con esperti nel settore della foniatria, della neuropsichiatria infantile, della medicina, della psicologia e della comunicazione, in un’ottica di integrazione, di ricerca e sperimentazione e insegna a non balbettare attraverso il metodo logoritmico da lei stessa elaborata.

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