50 SFUMATURE DI………………VALUTAZIONE

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Valutazione orientativa, valutazione formativa, valutazione sommativa, valutazione ex ante, in itinere, ex post, valutazione di sistema, valutazione con giudizi, con lettere, con indicatori di livelli, valutazione inclusiva, certificazione delle competenze, autovalutazione, valutazione condivisa, rubrica di valutazione, valutazione dei dirigenti, valutazione dei docenti.

La scuola italiana continuamente è stata chiamata ad affrontare approcci e modalità differenti nella valutazione degli apprendimenti, soprattutto nel primo ciclo in quanto il secondo ciclo è stato sempre restio e quindi mai coinvolto in eventuali riforme.

Alcune criticità del sistema scolastico dipendono anche dall’incapacità di affrontare in modo organico per le scuole del primo e secondo ciclo le stesse modalità e gli stessi approcci docimologici per evitare che le novità, spesso necessarie ed opportune, siano ritenute poco importanti o ancor peggio mode passeggere da sperimentare e poi accantonare. 

Con questo numero la Rivista Magic e-school vuole dare il suo contributo in un momento particolare della vita scolastica nel quale ci si appresta a ripensare la valutazione degli apprendimenti delle alunne e degli alunni, limitatamente alla scuola primaria purtroppo, utilizzando sia i “giudizi” introdotti in Italia con la Legge 517 del 1977, sia gli “indicatori di livello” introdotti dal DM 741 del 2017.

Anche le vicende e i dibattiti che si aprono in occasione della somministrazione delle prove INVALSI, in ogni primavera, dimostrano quante divergenze di opinioni e presappochismo imperversano anche tra gli addetti ai lavori e non solo tra gli opinion makers che pontificano sulla scuola come su una partita di calcio, provocando incertezza operativa e rotte sicure.

È necessario, allora, stabilire capisaldi precisi per evitare che la valutazione sia ritenuta la cenerentola del processo didattico utilizzata solo per gli studenti e non, invece, la leva per il miglioramento del processo didattico, delle performance degli studenti e della qualità del sistema.

La valutazione, anche con la modifica del Titolo V della Costituzione (Legge 3 del 2001) è stata considerata facente parte delle norme generali previste dall’art.33 della Costituzione e quindi nella competenza esclusiva dello Stato che opera, tramite l’Invalsi, semplicemente al fine di monitorare i risultati del sistema scolastico.

Monitoraggio doveroso e necessario per verificare le performance degli studenti e in casi di disallineamento dei risultati tra territori che, purtroppo si verificano ancora, poter intervenire attraverso i progetti contro la dispersione scolastica come previsto sia dal C.C.N.L. scuola per le aree svantaggiate e per le zone con forti processi immigratori, sia dalla programmazione dei finanziamenti europei del F.S.E.

Monitoraggio che serve anche ai collegi docenti e ai consigli di classe per verificare la qualità del servizio offerto e contribuire a migliorare il livello essenziali delle prestazioni da garantire alle studentesse e agli studenti di ogni “contrada” della nostra lunga e complessa penisola.

Questo principio della valutazione come “miglioramento del sistema scolastico” è la “mission” del DPR 80 del 2013 sul regolamento dell’autovalutazione e sta facendo acquisire a tutti gli operatori scolastici la cultura della valutazione intesa come leva strategica per il miglioramento del sistema scolastico, anche se limitato, finora, alla sola organizzazione scolastica.

I flebili tentativi di valutare anche i dirigenti scolastici e i docenti previsti dalla Legge 107 del 2015 hanno trovato ostacoli e ripensamenti che hanno costretto a mettere in stand bye tale importante iniziativa e, adesso, ci tocca aspettare le vicende del post covid per ridefinirne modalità e contorni.

Un sistema valutativo efficace è ancora più necessario in un sistema autonomistico per garantire anche l’unitarietà del sistema scolastico. 

Avremo quanto prima l’opportunità di coordinare la certificazione delle competenze con la valutazione degli apprendimenti ed è auspicabile che , con il protagonismo dei docenti di ogni ordine di scuola, dei dipartimenti, dei collegi docenti e delle famiglie, si incanali la valutazione non come controllo aritmetico delle prestazioni occasionali e  diacroniche degli studenti, ma come un giusto percorso verso competenze di cittadinanza che permettano di cogliere il significato ed il senso di un progetto educativo incentrato sul progetto di vita di ogni studente.

Luigi Martano Laurea in Pedagogia- Abilitazione Insegnamento Materie Letterarie Scuole Superiori 2° grado Dirigente scolastico per 28 anni nelle scuole del primo e secondo ciclo. Giudice Onorario Tribunale per i Minori presso Corte di Appello di Taranto - Ha svolto numerosi incarichi ispettivi per la verifica dei requisiti delle scuole paritarie- Componente Nuclei di Valutazione dei Dirigenti Scolastici della Puglia

Autore “Leadership per l’apprendimento”- ( 2017) corso online per la preparazione al concorso per Dirigenti scolastici 

 Autore “Il Dirigente Scolastico-Authority territoriale del successo scolastico”

Autore “Una pedalata verso il successo”

Autore “ I care …per una scuola inclusiva”

 

 

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